Al momento del recepimento della Direttiva nell’ordinamento nazionale, il legislatore italiano potrebbe estendere ulteriormente il numero di aziende tenute all’obbligo di rendicontazione sostenibile anche ad altri tipi di organizzazioni economiche.
Il Bilancio di Sostenibilità rende efficiente la comunicazione delle informazioni sulle pratiche aziendali dell’impresa, attraverso la trasparenza, la chiarezza e il rispetto degli standard sulla base dei quali è redatto.
Lo scopo del Bilancio di Sostenibilità non riguarda soltanto la comunicazione dell’impegno in ambito sostenibile perseguito dall’azienda, ma anche l’applicazione pratica dei fattori ESG nelle politiche di organizzazione interna e di investimento.
I fattori ESG, acronimo di Environmental, Sustainability e Governance, guidano le operazioni aziendali e il loro impatto esterno, sia da un punto di vista ambientale che sociale. Si tratta di fattori che orientano le scelte di investimento di un’azienda e dei suoi stakeholder, perché misurano e quantificano il livello di responsabilità sociale ed ambientale che un’organizzazione decide di assumersi.
Ogni Bilancio di Sostenibilità è redatto in base a degli standard, il cui scopo è quello di uniformare ed armonizzare i sistemi di reporting sostenibile adottati dalle imprese a livello nazionale ed internazionale (un esempio è rappresentato dalle linee-guida emesse dal Global Reporting Initiative).
La Direttiva CSRD ha introdotto, rispetto alla normativa precedente, degli standard specifici per settore industriale: gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), un insieme di 12 standard di sostenibilità di cui una parte dedicata al settore industriale di riferimento.
I primi due standard sono di natura generale, mentre i successivi riguardano fattori quali: cambiamento climatico, risorse marine e biodiversità, utilizzo delle risorse ed economia circolare, ruolo dei lavoratori all’interno del ciclo aziendale, e condotta d’impresa. Quest’ultima intesa sia come cultura aziendale in senso lato, che come responsabilità sociale d’impresa.
Includere informazioni e prospetti specifici all’interno del Bilancio di Sostenibilità costituisce un ulteriore tassello verso la trasparenza delle informazioni, il concetto base della reportistica di sostenibilità.
L’importanza del Bilancio di Sostenibilità: la doppia materialità
Il Bilancio di Sostenibilità è un documento di rendicontazione che si prefigge un duplice scopo:
- Informare gli stakeholder, i portatori di interesse e la società dell’impegno concretamente preso dalle aziende in ambito sostenibile, attraverso la comunicazione trasparente circa l’impatto dell’attività aziendale sulla società e sull’ambiente;
- Ottenere una misura di quanto fattori esogeni come inquinamento, cambiamento climatico, ecc. possano impattare sull’attività aziendale svolta.
Questo principio è stato definito dalla Commissione EU principio della doppia materialità e rappresenta un nuovo modo di intendere la sostenibilità aziendale, ovvero: non soltanto una politica di rispetto dell’ambiente e della società esterna, ma anche una modalità di raggiungere il progresso finanziario, economico e sociale per l’azienda.
Il Bilancio di Sostenibilità con Tecno: una scelta responsabile
Redigere il Bilancio di Sostenibilità può essere anche una scelta volontaria per quelle aziende che intendono fornire una panoramica informativa circa le misure sostenibili intraprese, pur non rientrando nei soggetti tenuti all’obbligo di rendicontazione.
Il vantaggio che se ne trae riguarda l’immagine aziendale e la fiducia che i clienti ripongono nei confronti di un brand trasparente e sostenibile, così come l’attrattività dell’azienda per gli investitori, sempre più orientati a scelte d’investimento green.
Comunica al meglio il tuo impegno sostenibile,
realizziamo insieme il tuo Bilancio di Sostenibilità.