Nel contesto dell’evoluzione delle dinamiche energetiche globali, le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) emergono come pilastri fondamentali per la transizione verso un sistema più sostenibile ed efficiente.
Le CER rappresentano un’innovativa risposta alle sfide legate alla produzione e distribuzione dell’energia, mirando a trasformare il modo in cui le persone consumano e condividono risorse energetiche.
L’anno 2024 rappresenta un punto di svolta per il settore energetico in Italia.
A riprova di questo l’emanazione del Decreto CER voluto dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ed approvato dalla Commissione europea.
Cosa sono le Comunità Energetiche Rinnovabili?
- L’autoproduzione di energia derivante da fonti rinnovabili;
- Un abbassamento dei costi energetici per cittadini ed aziende;
- La nascita di nuove opportunità, anche di natura economica, per il territorio in cui si costituisce la comunità energetica.
Decreto CER 2024: gli incentivi statali
Gli incentivi previsti dal Decreto CER sono destinati alle CACER (Configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia rinnovabile) definite alle lettere e), f) e g) dell’art. 2 del Decreto e si distinguono in due misure:
- Incentivo in tariffa: misura rivolta alle configurazioni di tutto il territorio nazionale e consiste in una tariffa incentivante sull’energia condivisa, con un limite di potenza massima agevolabile di 5 GW fino al 31 dicembre 2027;
- Contributo a fondo perduto (o contributo PNRR): misura di sostegno finanziario rivolto alle Comunità Energetiche Rinnovabili dei comuni sotto i 5.000 abitanti. Si tratta di un contributo a fondo perduto che può coprire fino al 40% dell’investimento sostenuto per la creazione della Comunità, con un limite di potenza agevolabile di almeno 2 GW fino al 30 giugno 2026.
Incentivi Comunità Energetiche Rinnovabili: come accedervi?
- Individuare un’area dove realizzare l’impianto e gli utenti con cui associarsi connessi alla stessa cabina primaria;
- Costituire la CER con uno Statuto o l’atto costitutivo, che abbia come oggetto sociale prevalente i benefici ambientali, economici e sociali;
- Verificare in via preliminare con il Gestore Servizi Energetici (GSE) se il progetto può essere ammesso all’incentivo;
- Ottenere l’autorizzazione a installare e connettere l’impianto alla rete, per renderlo operativo;
- Richiedere, infine, l’incentivo al GSE.
Tariffa incentivante: il premio riconosciuto sulla quota di energia condivisa
Contributo PNRR: quali sono le spese ammissibili?
- Realizzazione di impianti a fonti rinnovabili;
- Fornitura e posa in opera dei sistemi di accumulo;
- Acquisto e installazione macchinari, impianti e attrezzature hardware e software;
- Opere edili strettamente necessarie alla realizzazione dell’intervento;
- Connessione alla rete elettrica nazionale;
- Studi di prefattibilità e spese necessarie per attività preliminari;
- Progettazioni, indagini geologiche e geotecniche;
- Direzione lavori e sicurezza;
- Collaudi tecnici e/o tecnico-amministrativi, consulenze e/o supporto tecnico-amministrativo essenziali all’attuazione del progetto.
L’importanza delle Comunità Energetiche Rinnovabili per un futuro sostenibile